Il vecchio Cesare e i suoi passatempo

Chi viene in visita a Montepulciano è molto probabile che si trovi davanti a un'antica bottega artigiana in via del Teatro.
Può sbirciare all'interno attraverso i vetri o entrare.

Nella seconda ipotesi deve sapere che sarà sempre accolto con molta simpatia. Il vecchio Cesare è sempre lì.
Certamente non è solo quello il suo mondo, ma la vecchia, scura e disordinata bottega è una parte importante della sua vita.
Ogni visitatore è ospite gradito. Deve solo difendersi dalla sua straordinaria loquacità, propria dei toscani di razza.

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Cesare ormai è noto in tutto il mondo.

Molti dei grandi network televisivi di ogni continente gli hanno dedicato molti servizi. Come pure le più autorevoli testate giornalistiche specializzate hanno redatto articoli e inserti speciali sulla sua geniale creatività. 
Per la sua incessante opera a favore della rivalutazione e valorizzazione dell'artigianato, è stato invitato ad intervenire al Parlamento italiano.
Accoglie scolaresche e visite guidate dei maggiori Tour Operator.

Inoltre, rompendo ogni protocollo, ha avuto il privilegio di soffermarsi a discutere con Sua Santità Benedetto XVI sull'antica arte della lavorazione artigianale del rame e sulla sua opera.

Nonostante questo, è rimasto il buon vecchio Cesare di sempre. Certo, tutto questo lo riempie di orgoglio. Potrebbe farsene un vanto. Invece, il nostro amico Cesare si ostina a dire che quello che per altri sarebbe un successo proprio, il suo dipende dagli insegnamenti dei suoi maestri e, particolarmente, d'amore per la lavorazione dei metalli che il nonno prima e il padre dopo, gli hanno trasmesso.

Chi viene a Montepulciano può anche trovarlo, com'è capitato a noi, intento a fare il lavoro di fino. Magari, come in questo caso, una piccola opera senza alcuna pretesa artistica, realizzata forse perché mani d'oro non riesce proprio a stare... con le mani in mano.